AgroNews: “Microcosmo” e le coltivazioni al chiuso
Il primo simulatore di campo hi-tech mai realizzato in Italia per la coltivazione al chiuso e in ambienti estremi di piante come olivo, patata, pomodoro, lattuga e basilico, utilizzando la terra come substrato, prende il nome di “Microcosmo” nato da un brevetto di Enea con Fos (al 30%). Sarà commercializzato dalla start up Piano Green, costituita dalla controllata del gruppo Fos Greentech insieme all’azienda ligure Santagata 1907, attiva nel settore dell’olio di oliva di alta qualità per esportarlo in Italia e all’estero. Il simulatore utilizza un apparato hi-tech che gestisce la crescita delle piante con sensori per il controllo dei parametri come umidità e temperatura, che influenzano crescita, sviluppo e riproduzione, e luci a Led che controllano l’illuminazione, selezionando le lunghezze d’onda più adatte alla crescita. “L’intelligenza artificiale connessa all’Internet delle cose, permetterà al sistema di essere gestito da remoto rendendo il Microcosmo uno strumento molto prezioso per il settore agricolo soprattutto in questa fase, durante la quale si dovranno affrontare criticità legate ai cambiamenti climatici e al consumo di suolo”, spiega Luigi d’Aquino ricercatore del Centro Enea di Portici e inventore del simulatore. Microcosmo contribuisce alla sostenibilità e alla produttività delle operazioni agricole rappresentando un grande passo per l’agricoltura del domani.